Emozioni e ricordi
Molveno
"L'intero quadro, più che uno qualsiasi scenario alpino, richiamava alla mente qualche immaginario paesaggio di un grande pittore…"
Di questo tipo erano le sensazioni che l'improvvisa vista del Lago di Molveno aveva suscitato nell'animo lirico di Douglas W. Freshfield: nel 1864 a bordo di qualche sgangherato carro trainato da robusti buoi, il gentiluomo inglese si avventurava verso le montagne del Trentino. Dopo aver faticosamente percorso la strada che si inerpica dall'abitato delle Moline su su sino alla piana di Nembia, d'un tratto gli si presenta dinanzi agli occhi l'irripetibile scenario di una vasta ed azzurra distesa dì acque limpide, cui fa da impareggiabile contrasto il Gruppo delle Dolomiti di Brenta con vette altissime che si stagliano nel blu dei cieli alpini.
Accoccolato dolcemente sulle rive del lago e sulle pendici dei monti, conduceva da secoli la propria tranquilla esistenza l'abitato di Molveno. Oltre un secolo e mezzo è trascorso da quei tempi, cambiano i visitatori i gusti le tendenze. Anche oggi , come allora per il lago di Molveno è sempre attuale la definizione di Antonio Fogazzaro "preziosa perla in più prezioso scrigno”.
Molveno: emozioni e ricordi
Molveno: emozioni e ricordi